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CHI SONO I CLIENTI DI DOMANI

 

È ormai risaputo che le esigenze dei clienti stanno cambiando. Ciò è dovuto a vari fattori: primo fra tutti il cambiamento di passo tra vecchie e nuove generazioni. A partire da ora fino alla fine del prossimo decennio, molte imprese famigliari e non assisteranno all’entrata a tutti gli effetti in azienda di professionisti, managers, lavoratori appartenenti alla generazione Z, ovvero quella generazione dei nati tra il 1997 e il 2010.

Studi hanno dimostrato che non esiste una “migliore generazione” ma solo un diverso approccio alla vita e al lavoro di tutti i giorni. Più in particolare, la generazione Z è stata quella che più ha dovuto interfacciarsi con cambiamenti drastici e repentini nelle loro condizioni di vita e lavorative. Se da un lato sono stati avvantaggiati dal fatto che rappresentano la prima vera e propria generazione nativa digitale e quindi hanno sviluppato competenze tecnologiche e di problem solving fin da giovanissima età, dall’altro invece sono stati svantaggiati dagli eventi storici che hanno distrutto l’equilibrio a cui eravamo abituati.

Basti solo pensare all’odierna pandemia di covid-19: tutti ci siamo dovuti adattare ma l’impatto sia psicologico che più concreto dei ripetuti lockdown, della didattica a distanza e dell’incertezza verso il futuro hanno sicuramente avuto un peso maggiore sui giovani.

Molti, infatti hanno completamente (o quasi) perso la speranza verso un futuro sicuro, lineare. Altri invece hanno saputo fronteggiare gli ostacoli dovuti al covid con più ottimismo, riuscendo a innovare, creando nuovi modi di fare business e mettendo le fondamenta di solide aziende che fioriranno negli anni a venire.

Questa percentuale, per niente irrisoria, di giovani imprenditori e lavoratori appartenenti alla gen z rappresentano i clienti sia di oggi che di domani. Se vogliamo parlare di numeri, alcune statistiche affermano che il 39€ degli studenti ha affermato di voler avviare una propria attività mentre il 9€ ha dichiarato di averla già avviata. Per questa ragione i professionisti del mondo contabile devono distinguersi dai tanti attori del settore per flessibilità, qualità del servizio offerto, innovazione e inclusione.

Quindi per concludere, l’approccio al lavoro sta cambiando grazie alla generazione Z. I giovani adulti di oggi hanno a cuore temi importanti come l’eguaglianza e la lotta alle discriminazioni. Le aspirazioni e le aspettative lavorative sono leggermente cambiate: ora si fa più attenzione alla cultura aziendale, si mette al primo posto la propria salute mentale e si cerca di comunicare più efficacemente. Aspetti a cui chiunque sia partecipe dell’ambiente lavorativo italiano ed internazionale dovrebbe tenere conto, lavorando in modo continuativo ed efficace per renderli non solo possibili ma bandiera della propria azienda e professionalità.

 

Articolo redatto da Marzia Meda